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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 209

luno, nella quale promette di interporsi che non sia fatta novità sulle monete a loro pregiudizio [Verci, Loc. cit., p. 9, Dog. n. MDCCCCLXXI].

55. — 1399, settembre 12, Milano. — Il Visconti rinnova al podestà di Belluno di pubblicar di nuovo il suo decreto intorno alle monete vecchie e forastiere perchè siano portate tutte alla zecca di Verona [Verci loc. cit., p. 9, Documento n. MDCCCCLXXII].

56. — 1399, settembre 18, Milano. — Si dispone doversi accettare alle officine monetarie di Milano e Verona e dal tesoriere ducale di Pavia le monete vecchie nostrali e forestiere d’argento, e se ne stabilisce il correspettivo in moneta corrente secondo la diversa qualità di dette monete. [Brambilla, Monete di Pavia, 487].

Per le monete forensi: «Pro quolibet marcho argenti fini in peciis grana et bolzonalia libras xii et sold. xii ipsorum, et prò quolibet marcho argenti fini in monetis forensibus libra, xv sold. xvi ipsorum. Item et cuilibet persone que portabit argentum in monetis veteribus prefactì domini nostri ad dictas fabrìcas vel texaurario Papie dabitur pro avantagio dictarum monetarum videlicet prò quolibet floreno grossorum imper. Pro quolibet flor.eno pegionorum sold. quatuor et denaria sex. Pro quolibet floreno sexinorum et quatrinorum sold. quatuor.»

57. 1399, settembre 26, Milano. - Il duca di Milano, attese le circostanze dei Bellunesi, rivoca interamente gli ordini dati intorno alle monete vecchie e forastiere, che siano mandate a Verona [Verci, loc. cit, p. io, documento n. MDCCCCLXXCCIII].

58. — 1399, ottobre, 25, Verona. — Editto del duca di Milano con cui proibisce rigorosamente le monete false che si erano sparse in quantità in Verona, Vicenza, Feltre, Belluno e altre terre del ducato [Verci, loc. cit., p. 12, Doc. n. MDCCCCLXXV].