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un imperiale inedito della zecca di pavia 189


Del secondo periodo, decorso dal 26 febbr. 1450, il Brambilla riporta soltanto il fiorino o ducato d’oro (due varietà) di cui ai n. 4 della Tavola X, ed 11 della supplementare seconda; e il soldo (n. 5 della Tavola X). Si noti, in relazione a quanto dicemmo più sopra, che anche di questo soldo non è cenno nella citata lettera ducale 19 aprile 1452, ciò che dimostra non essere state battute soltanto le monete in essa accennate.

Alle due monete adunque accennate e distinte dal Brambilla noi diciamo doversi aggiungere il denaro od imperiale indubbiamente battuto nella zecca di Pavia e dopo la data del 26 febbraio 1450. A persuaderci di questi due fatti basta la descrizione della moneta e la sua rassomiglianza coi conii degli imperiali emessi nel primo periodo e con quello della monetina descritta dal Brambilla al n. 6 della Tavola II supplementare, conservata nel museo civico di Milano, appartenente al brevissimo periodo repubblicano avutosi in Pavia dopo la morte di Filippo Maria Visconti, e che giustamente il Brambilla dice "battuta al tipo milanese, a somiglianza cioè degli imperiali. „

Ecco la descrizione della monetina da aggiungere:

D/ — + F • S • DVX • MLI • PPIE Q C • AC • C • D •

Nel campo croce fiorita ed ornata.

R/ – + • S • SIRVS • PAPIE

Nel campo testina nimbata di vescovo.

Le quattro monetine pesano circa gr. 0.500, ossia un po’ più degli imperiali del primo periodo di Francesco Sforza (gr. 0.400 a 0.460).

Pavia, aprile 1893.