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annotazioni numismatiche genovesi 183

5. — È una variante di conio del numero precedente.

C3. — Peso gr. 0,46. — Coll. come sopra.

Circa le gravi anomalie che mi tenevano in forse non c’è che dire; esistono infatti e non vi sarà alcuno che non le avverta appena vedute le figure.

Lodovico XII colle prime convenzioni manteneva il tipo della moneta, cioè il castello al diritto, la croce col nome del re Corrado al rovescio, alla condizione che fosse posto il proprio nome al diritto con un giglio. Per unica eccezione nel primo periodo abbiamo i minuti del Governatore di Cleves (V. Annot. XX in Rivista del 1890), coniati col nome di questi e privi del giglio. Dopo la rivolta del 1507, distrutte le convenzioni, il re modificava il tipo monetale, e vi introduceva la nuova leggenda COMVNITAS IANVE, ad indicare che riconosceva solamente il Comune, ma non più altro governo politico che il proprio dominio. In conseguenza, il diritto di questi minuti parrebbe escludere il secondo periodo, per il castello e più ancora per l’assenza di un giglio almeno: ed il rovescio escluderebbe assolutamente il primo periodo, per la leggenda non mai usata prima del 1507. Ma per quanto sembrino incompatibili tra di loro dritto e rovescio, non si potrebbe mai assegnare la monetina alla prima epoca per la leggenda del rovescio e per le sigle A C.

Di fronte ad una anomalia apparentemente gravissima non è facile tentare una spiegazione che non lasci adito a molti dubbi. Dovendo limitarci nel campo delle ipotesi, parmi che due sole siano possibili. O questo diritto del minuto, che al bisogno poteva passare per uno sbaglio involontario, era invece maliziosamente voluto malgrado il nuovo governo: oppure era una concessione di fatto al sentimento