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94 vincenzo capobianchi


Questa preferenza ebbe origine dal fatto, che i documenti italiani, negletti da coloro che trattarono l’importante argomento della trasformazione del sistema monetario franco sotto Pipino e Carlo Magno, furono quelli dai quali ottenni le prime dimostrazioni sulla proporzione del peso della libra di Carlo Magno. Da questi documenti potei meglio conoscere quale importanza avessero le tassazioni del soldo d’oro, che potei ordinare, e per mezzo di esse tenterò di confutare le teorie dei due più celebri e recenti scrittori di numismatica francesi, Guérard e de Barthélemy.

Il Guérard ritiene che due furono le libre in uso nelle Gallie: primieramente la libra romana del peso di grani francesi 61441, ossia di grammi 326,30: questa libra fu usata sotto i merovingi, sotto Pipino e parte del regno di Carlo Magno: la seconda libra fu quella istituita da Carlo Magno, di un quarto più grave della libra romana e corrispondente al peso di grani 7680 eguali a grammi 4082.

Secondo questo scrittore una libra romana d’argento di grammi 326,30, sotto gli ultimi merovingi era divisa in 25 soldi, ossia 300 denari: ciascun soldo componevasi di 12 denari, ed il denaro pesava grani 20 , ossia grammo 1,088. Questa stessa libra, nell’anno 755 fu da Pipino nuovamente divisa in 22 solidi, con 264 denari, aumentando questa nuova divisione il denaro a grani 23 ossia a grammo 1,2363. Carlo Magno all’anno 779, sostituiva alla libra romana la sua nuova

  1. Allorquando parlasi di grano, deve intendersi di quello francese poids de marc corrispondente a grammo 0,053115. Vedi Martini, Manuale di metrologia, p. 473.
  2. B. Guérard, Du système monetaire des Francs sous les deux premières Races. Revue de la numismatique française. Blois 1837, p. 406 e seguenti.
  3. Sulla tavola della riduzione dei pesi del Guérard, per errore di cifra, è scritto 1 gr. 275, in luogo di 1 gr. 236.