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84 | vincenzo capobianchi |
nuovi denari francesi, costituivano l’equivalente di due soldi romani.
Anno 803, ai 23 di luglio. Guaseramo prende in locazione una casa da Alperto, chierico rettore del monastero di S. Pietro Somaldi, coll’obbligo di dare al detto monastero «per omnes annos quatrajentas et quinque diniri boni mundi grossi 1». Quarantacinque denari costituivano cinque solidi romani, ragionando il solido a nove denari.
Anno 805, in giugno. Gariporto parmigiano vende a Jacopo vescovo di Lucca i suoi beni posti nel distretto di Parma presso il fiume Taro per il prezzo «argentum solid. quadraginta quinque, ana duodecim den. pro solid. 2». Quarantacinque solidi alla francese, di dodici denari a soldo, erano corrispondenti a tre libre a ponderazione romana di quindici soldi a libra.
Anno 807, ai 27 di ottobre. Tamperto prete dà a livello la chiesa di S. Benedetto di Villa, con tutti i suoi beni già offerti al Volto Santo, coll’obligo «ad parte prefate Eccl. S. Salvat. censum dare et persolvere... per omne kal. octubris quadraginta et quinque denarios bonos mundos grossos expendibilis tantum 3» cinque solidi romani.
Anno 807, in agosto. Alberto chierico cede una sua chiesa a favore di Valprando prete, con patto che «per singulos annos in natale Sancii Reguli... reddere debeas decem solidos argento de bonos denarios mundos, grossos expendiviles, ana duodecim denarios pro solido4». Mezza libra francese.
Anno 808, in luglio. Valprando, prete rettore di S. Maria di Sesto, allivella vari beni a Deusdedi per l’annua corrisposta «hoc est argento solid. quindecim ana duodecim denarios bonos expendiviles rationatos per sing. solidos 5». 180 denari, è l’equivalente di una libra romana.
- ↑ Op. cit. T. V, Part. II, Docum. CCCX, p. 184.
- ↑ Op. cit. T. V. Part. II, Dooum. CCCXIX, p. 190.
- ↑ Op. cit. T. V, Part. II, Docum. CCCXLVIII, p. 207.
- ↑ Muratori, Antiq. ital. Tom. II, col. 775.
- ↑ Memorie e Documenti per servire all’istoria del Ducato di Lucca. Tom. V, Part. II, Docum. CCCLVII, p. 213.