Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
una medaglia di alfonsina orsini | 73 |
moglie di Pietro, il primogenito di Lorenzo il Magnifico. Le sue nozze si celebrarono in Napoli alla presenza della corte reale, vivente anche il suocero, arbitro allora più che mai delle sorti d’Italia. Le donne del casato degli Orsini non erano nuove nella famiglia de’ Medici. Figlia di Giacomo Orsini v’era già entrata da parecchi anni la suocera Clarice, moglie a Lorenzo il Magnifico e madre di Pietro, morta il 1488. Alfonsina recava in dote Castel sant’Angelo presso Tivoli e si aveva poi da’ Fiorentini il lago di Fucecchio1. Le fazioni, in cui partivansi i cittadini in Firenze, e la parte seguita dalla nuova famiglia, nella quale era entrata, non le impedirono di mostrarsi devota al Savonarola, che vi commoveva a suo talento gli animi de’ popolani. Dicesi anzi ch’essa vi si lasciasse vincere talvolta dal generale entusiasmo sino al delirio2. Mutate le sorti de’ Medici con la venuta di Carlo VIII di Francia, s’accompagnò nell’esilio al marito, profugo a Bologna, a Venezia, a Siena, ad Arezzo, a Roma ed altrove. E nell’esilio non ismise, secondo il Nardi, di sollecitarne il ritorno in Firenze, orgogliosa com’era che si riacquistasse da lui il perduto potere3.
Non è questo il luogo di raccontare come nessuno de’ parecchi tentativi e nemmen l’ultimo, spalleggiato da’ Veneziani e dal Duca Valentino, fosse coronato da felice successo. Gioverà piuttosto ricordare che Pietro, deluso nelle sue speranze, si pose agli stipendi de’ Francesi, co’ quali prese parte alla battaglia del Garigliano, combattuta contro gli Spagnuoli, capitanati da Consalvo di Cordova, il 28