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72 | bernardo morsolin |
dell’uno, nè i volumi dell’altro fan cenno di una medaglia in onore di Alfonsina Orsini, di cui si ammira un bell’esemplare nel Museo Civico di Vicenza. La sua dimensione è di millimetri cinquantasei per sessantadue. D’Alfonsina vi è raffigurato non il semplice busto, ma ben mezza la persona e in forma alquanto più rilevata che non si soglia comunemente nello medaglie. L’insieme, volto a diritta, arieggia a un non so che di dignitoso e d’austero. La testa è coperta d’un drappo, che discende dopo le spalle, le cui pieghe, magistralmente foggiate, lasciano intravvedere l’acconciatura delle chiome, sfuggenti furtivamente dal lembo, lungo la guancia ed il collo. Il seno, molto rilevato, è chiuso da una camicia di lino finissima, stretto da una petturina a ricamo, sopra alla quale allacciasi il busto, adorno agli orli di due liste a trapunto. La manica della porzione del braccio, che pur fa parte al rilievo, è non angusta, ma larga e foggiata a ricche pieghe. La posa dell’insieme è di matrona non giovane, ma di età alquanto provetta, a cui gli anni nulla han però tolto della primitiva bellezza. Vi si legge all’ingiro: — ALFONSINA VRSINIA. — La medaglia difetta del rovescio.
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Ho detto che Alfonsina apparteneva al casato de’ Medici. Figlia di Roberto Orsini, conte, secondo alcuni, di Tagliacozzo e d’Alba1 o signore, secondo altri, di Parcentro e Oppido2, vi entrava nel 1487,