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un mezzo grosso di paolo iii 65

la concessione; ma gli scudi d’oro, i bajocchi o bajocchelle d’argento, e i quattrini di mistura furono certo battuti; se lo fossero parimenti i mezzi grossi, possiamo dubitarne, non essendone giunto alcuno a nostra cognizione, nè degli autori che largamente trattarono di siffatte monete1.”

Ora, a completare la serie delle monete di Paolo III battute a Camerino e indicate nel citato documento, sono in grado di presentare ai miei lettori il seguente mezzo grosso, recentemente scoperto ed entrato nella mia collezione.

(Peso gr. 1.250).

D/ — • PAVLVS • III • PONT • MAX Stemma Farnese sormontato dal triregno colle chiavi.

R/ — + S • VENAN • MARTI • CAMARI • P (rotector). Il Santo in piedi di prospetto. Ha il vessillo nella destra e sostiene colla sinistra la città. A destra, nel campo, la cifra M • B, chiusa in un circolo a foggia di cuore e sormontato dalla croce.


Secondo il citato documento, questi mezzi grossi papali dovevano essere di fino oncie 11. 1. di peso denari 1. 13 1/6, al taglio di 186 per libra. Il loro titolo era dunque di 917 millesimi di fino e il peso

  1. Saverio Scilla, nella sua Breve notizia delle monete pontificie antiche e moderne, ecc., trattando, a pag. 237, della rarità delle singole monete di Paolo III, aggiunge: Sono rari i Mezzi grossi di S. Venanzio. Nella descrizione poi delle monete di quel pontefice l’autore non pubblica alcun tipo di tali monete.