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VII.
UN OBOLO INEDITO DI PONZONE.
Giovanni, Marchese di Monferrato, discendente diretto dal celebre Marchese Aleramo, morendo senza figli, lasciava, con suo testamento 18 gennaio 1305, il suo possesso alla sorella Violante, moglie di Andronico Paleologo, imperatore di Costantinopoli. Essa destinò quello stato al suo secondogenito Teodoro, il quale, essendo allora di soli quattordici anni, saputo che Manfredo di Saluzzo, altro discendente diretto del Marchese Aleramo, accampava diritti alla successione di Giovanni, e già si disponeva a prendere le armi, partì sollecitamente da Costantinopoli e giunto a Casale, prese possesso del Monferrato, mettendosi subito in guerra, non solo contro il Marchese di Saluzzo, ma ben anche contro i Conti di Provenza, e quelli di Savoia, che minacciavano di invadere il suo possesso. Frattanto, per dar segno di sovranità, e certo d’averne il diritto per essere figlio dell’imperatore greco, aveva aperto una zecca in Chivasso, battendo monete in suo nome, quale marchese del Monferrato.
Vedendo ciò, i marchesi di Saluzzo, di Dogliani, di Ivrea, di Incisa, di Cortemiglia, di Ponzone, ecc., tutti ugualmente discendenti dal Marchese Aleramo, ritennero aver il medesimo diritto di Teodoro, e di propria autorità coniarono monete col nome dei loro possessi. Ma qualche anno dopo, l’imperatore En-