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un mezzo testone di francesco gonzaga 55


Questa moneta, opera senza dubbio di valente incisore, è di buonissimo argento, e pel suo tipo e pel suo peso, non esito a chiamarla un mezzo testone.

La zecca di Castiglione, durante il dominio di Rodolfo Gonzaga, era caduta molto in basso per la gran copia di falsificazioni d’ogni genere, le quali attirarono sull’autore una quantità di processi e di scomuniche, dandogli una triste celebrità.

Suo fratello Francesco, come osserva giustamente il Kunz,1 “...quantunque non affatto mondo del peccato delle adulterazioni, occupa un posto più decoroso nei fasti della moneta, ed alcuni egregi pezzi d’oro e d’argento, e qualche impronta originale, inducono a credere possa essere stato il primo fra questi signori che esercitò legalmente il diritto della zecca.”

L’asserzione del Kunz trova una conferma in questa nuova moneta testè riprodotta, e che per arte e per bontà dell’intrinseco è una delle migliori che s’incontrano nella serie delle monete di Castiglione.


  1. Kunz Carlo, Il Museo Bottacin annesso alla Civica Biblioteca e Museo di Padova. (Period. di num. e sfrag., Vol. I, pag. 256).