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46 ercole gnecchi

io in seguito fatto nuovi acquisti di quelle monete, vi trovai parecchi altri esemplari del luigino di Campi, fra cui alcuni varianti dai tre descritti, tanto da poterne mettere insieme complessivamente undici varietà.

Trattandosi di una zecca rara e poco conosciuta, ho creduto opportuno il tener nota delle varianti di un luigino di cui l’Olivieri, nella sua Monografia su quella zecca1, deplora di non aver potuto vedere un solo esemplare, malgrado le indagini da lui fatte nei varii musei d’Europa.

Alla descrizione dei luigini farò seguire qualche osservazione sul loro peso, che ho potuto meglio controllare, disponendo di vari esemplari, e sul loro titolo, pel quale ho fatto eseguire qualche assaggio.



1. LUIGINO. — (gr. 1.100-1.800. — Tit. 488).

D/ — IVLIA • NI • PRINCIP CAMP • Busto di donna a destra. Sotto il busto, un punto2.

  1. Olivieri A, Monete e Sigilli dei Principi Centurioni-Scotti che serbansi nella R. Università ed in altre collezioni di Genova. Ivi, 1862, in 8°, pag. 27.
  2. Non credo del tutto inutile comprendere nella descrizione anche i punti, le rosette, le stellette ed altri segni che si trovano su questi luigini, tanto più che nei contratti di zecca, pubblicati dall’Olivieri nell’opera citata, si parla talvolta dell’obbligo di porre un contrassegno sulle monete. Questi piccoli segni dunque, che si ritengono generalmente capricci dell’incisore, potrebbero forse in seguito, colla scorta di qualche nuovo documento, farci conoscere il nome dello zecchiere o dell’incisore, o fors’anche quello delle varie officine che lavoravano contemporaneamente nella giurisdizione di Campi.