Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/456

432 francesco gnecchi

pletamente descritte abbiamo potuto completare con migliori esemplari, alcune altre poche inedite e comparse dappoi, abbiamo potuto aggiungere, e così questa serie riescirà assai più completa di quella che abbiamo tracciata pei multipli senatorii. Quella non era che un principio o un abbozzo; questa invece riassume press’a poco quanto è conosciuto al giorno d’oggi in tale specialità, almeno per ciò che riguarda il grande e il medio bronzo. Quanto al piccolo bronzo, vi si potrà forse fare un’aggiunta importante, quando saranno sciolte e chiarite completamente le diverse questioni cui abbiamo più sopra accennato.

Per non andar troppo per le lunghe, e anche per maggior semplicità e chiarezza, abbiamo trascurato le piccole varianti di leggende, di teste o di date, limitandoci ad accennarle ove del caso e non dando la descrizione che dei varii tipi, i quali non sono molti, come si può vedere dal prospetto che precede la descrizione, e la maggior parte dei quali si ripetono sotto più imperatori.

Quando alla serie delle monete semplici qui descritta si aggiungessero i medaglioni o i multipli (di cui la serie è già completamente stabilita), si avrà la serie completa della monetazione imperatoria di bronzo.


    rificare che tale omissione è una semplice svista, o venne prodotta dalla sconservazione della moneta. Sono perciò parecchie quelle che figurano senza s c nel Cohen, ma che noi non abbiamo creduto di far figurare nella nostra serie, talora perchè non avevamo prova dell’esattezza della descrizione, talora anche perchè ne abbiamo potuto avere del contrario.