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412 | bibliografia |
strazione generale delle Monete Pontificie, si chiude al 1848 ossia all’anno III del Pontificato di Pio IX, di cui l’Autore non descrive che 19 monete. La monetazione di quel Pontefice durò fino al 1870, e quindi restavano ancora a pubblicarsi qualche centinajo delle sue monete. Mancavano pure all’opera del Cinagli le poche monete coniate dalla Repubblica romana nel 1849.
A questa lacuna supplì egregiamente il Cav. Ortensio Vitalini, pubblicando per intero queste due serie di monete. L’autore adottò per la sua pubblicazione il metodo identico del Cinagli, a guisa di tavole sinottiche, imitando fino nella disposizione, nel formato, e nella parte tipografica l’opera sulle Monete dei Papi; talchè, anche per questo lato, il suo lavoro è un vero Supplemento a quell’opera.
L’autore, avendo potuto esaminare varie ricchissime collezioni di Roma e dintorni, e giovarsi di alcune note avute dall’ex-direttore della zecca pontificia, riuscì a raccogliere nella sua pubblicazione ben 321 monete coniate da Pio IX dal 1846 al 1870. A questo egli aggiunge 11 monete coniate dalla Repubblica romana nel 1849. Fra quelle di Pio IX, sono specialmente rimarchevoli 5 prove di zecca, due in oro e tre in argento coniate da quel Pontefice nel 1866; queste prove furono coniate a pochissimi esemplari, e sono di una estrema rarità. Le cinque prove suddette (che l’Autore illustra in una tavola), sono entrate recentemente a far parte della ricchissima collezione del Marchese Commendator Filippo Marignoli.
E. G.
La prima dispensa di questa raccolta venne pubblicata nel 1868 a Pietroburgo, la seconda a Ginevra nel 1873, e l’attuale di Parigi è la terza. Quantunque non a tutte le