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per la nitidezza dei caratteri o l’eleganza complessiva dell’opera. — Per essere però completamente sinceri non possiamo lodare con eguale franchezza le tavole, nelle quali non sono riprodotte le monete stesse, bensì le impronte fatte su queste con carta e polvere di matita, così almeno ci pare di poterle giudicare. Se queste impronte possono benissimo servire per dare provvisoriamente l’idea d’una moneta e si prestano ad tessere spedite a un corrispondente per lettera, portano però sempre con sè un certo carattere di provvisorietà, che ci pare sia una leggera stonazione in un lavoro di sì gran mole e così tipograficamente elegante in tutto il resto.
Un’altra piccola osservazione faremo alle tavole ed è quella della scelta delle monete riprodotte. Ve ne troviamo parecchie di assolutamente inconcludenti, mentre vi mancano molte e molte assai importanti, uniche o rare, appartenenti alla famosa collezione. Ammetteremo volontieri in un trattato elementare un saggio di monete preferibilmente comuni; ma in un catalogo d’una collezione che contiene tante rarità, ci pare che dando una scelta di monete, convenga dare le più interessanti e le più preziose.
Accennati così, per imparzialità, anche i nei dell’opera, amiamo terminare col più sincero elogio, esprimendo il desiderio, che l’esempio possa essere seguito e che altri possessori di collezioni importanti facciano quello che ha fatto Don Manuel Vidal Quadras y Ramon; della cui collezione (alla quale, a meno di caso fortunato speciale che ben di cuore le auguriamo, toccherà in termine più o meno remoto la sorte di tutte le collezioni private, la dispersione) rimarrà imperituro monumento il Catalogo.
F. G.
L’opera del Cinagli sulle Monete dei Papi, che tutti conoscono, e che è ancora la migliore e più completa illu-