Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/402

386 giuseppe castellani

tesi osservo che questo intaglio non è certo un gran bel lavoro. Comunque il Rinaldi si giustificasse pel momento, non riuscì meno vera l’accusa d’imperizia poi che egli si accinse alla costruzione di un porto senza tener conto delle circostanze e condizioni di cose che potevano rendere inservibile l’opera sua come di fatto a poca distanza di tempo la resero. Artisticamente, prospetticamente e tecnicamente anche se vuolsi, astrazion fatta dalle circostanze di cui non si tenne conto, il porto era bello e poteva soddisfare le giuste esigenze del Pubblico che si era impegnato in una spesa soverchiante di tanto le proprie forze.

Per dare un’idea della figura e dimensioni del porto costruito dal Rinaldi ne riporterò la descrizione datane da un contemporaneo, Pietro Negosanti nel suo: Compendio dell’Historie della Città di Fano1:

«.... hora stando sotto il felicissimo Pontificato della Santità di N. Sig.re Papa Paolo V gode (la città di Fano) sicura

    Castr.ni tutti li denari che si spenderanno a — minuto p. bolettini del Rainaldi architetto — sì in cavam.to del Porto come in tutte l’altre — robbe p. d.o serritio. La notizia di questa spesa trovasi a pag. 12 in questi termini: E addì d.o (15 9bre) pag.to al sta.patore che ha stampato l’editti et M.o Ant.o orefice per haver i.tagliato l’arma d.l S. Card. Serra da stampare i d.i editti g.i trentanove. sc. 1.95. Siccome qui non è indicato che lo stampatore sia di fuori, così può ritenersi che gli editti siano stampati a Fano e la notizia diventa di molto interesse per la storia delle officine tipografiche fanesi. Il Cav. Luigi Masetti nelle Memorie sulla Biblioteca Comunale di Fano denominata Federiciana. Fano, tipografia Lana 1875, in una nota a pag. 18 dà l’elenco dei Tipografi che lavorarono a Fano e al N. 3 pone Pietro Farri nel 1590. Ora si conoscono edizioni del Farri stampate a Fano fino al 1612, nel quale anno cominciano anche stampe del medesimo colla data di Venezia. Vedi: Dott. Alfredo Margutti, Pietro Farri tipografo veneto e le origini della Tipografia Sinigagliese. Osimo, stamperia di V. Rossi, 1887. E dal 1612 al 1672 non si hanno notizie edite finora di altri tipografi. Per cui l’editto di cui è parola sarebbe uscito da una officina finora ignota o da quella del Farri medesimo che pur tornando a Venezia potrebbe aver lasciato materiale e operai anche a Fano come in quel tempo facevano molti impressori.

  1. Una copia di questo Compendio trovasi al Registro 24, Archivio Comunale di Fano che contiene, come abbiam detto di sopra, le lettere dirette dal Comune all’Uffreducci.