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medaglia del porto di fano 371

Con questa rapidissima rassegna siam giunti all’epoca nella quale cominciò ad incarnarsi l’idea del Porto che col nome di Borghese, doveva poi costruirsi. Per qualche anno il pubblico Fanese fu distolto dall’occuparsi del porto senza però perderlo di vista; di modo che quando nel 1610 una forte inondazione distrusse i molini, il Comune, che ne ritraeva largo utile, si accinse a fare un canale o Vallato che conducesse l’acqua del Metauro fino in città pel servizio dei molini da rifarsi e per introdurla nel nuovo porto. Nel 1612 lo scavo del canale era quasi compiuto, ma essendovi dei dubbi sulla giusta sua livellazione e sulla possibilità che le acque vi scorressero, fu inviato a Fano Girolamo Rainaldi da Ferrara1 architetto del Popolo Romano coll’incarico di eseguire la livellazione del Vallato, di architettare i nuovi molini e sopratutto di occuparsi del porto. L’invio di questo architetto, al quale si deve il progetto e la costruzione del Porto Borghese, si ottenne ad istanza di Galeotto Uffreducci da Fano, cameriere segreto del Papa.

Ho nominato Galeotto Uffreducci che ha parte principalissima in questo negozio del porto e credo opportuno dirne qualcosa.

Nacque egli nel 1566 in Fano da Giuseppe Uffreducci discendente dalla nobile famiglia omonima che ebbe già la

  1. L’Amiani lo dice da Ferrara: in varie iscrizioni e atti è detto Romano: anche il Cantù nell’indice di uomini illustri, unito alla Storia Unirersale nel volume della Cronologia, lo dice Romano e vissuto dal 1570 al 1655. Fu buon architetto e la molteplicità delle opere da lui condotte meriterebbe forse uno studio. Dopo costruito il Porto Borghese fa anche al servizio del Duca di Parma. Sono disegno del Rainaldi, in Roma: la facciata di S. Maria Maggiore, l’altar maggiore della Cappella Paolina, la facciata di S. Andrea della Valle e l’altar maggiore di S. Girolamo della Carità; in Bologna: le volte di S. Petronio e la chiesa di S. Lucia, ora Palestra Ginnastica.