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354 arturo g. sambon


IL CORONATO DI FERDINANDO I IN ORO.


Rinvenni, nell’Archivio di Stato di Milano1, un documento abbastanza interessante per la storia napoletana. È la relazione fatta, dagli oratori ducali, al Duca di Milano, sull’incoronazione di Ferdinando I a Barletta. Tra i minuti particolari di quella descrizione, si fa menzione di una moneta d’oro, fatta coniare da Ferdinando per quell’occasione, assieme al coronato d’argento, di cui avanza così gran numero di esemplari. Credo inutile riportare qui l’intero documento, poichè verrà pubblicato, fra breve, dal mio amico, il Marchese Nunziante, che si occupa de’ primi anni di Ferdinando I d’Aragona. Recherò dunque solo la notizia che riguarda la moneta, coniata in quell’occasione.

Dopo aver minutamente narrato tutti i particolari dell’incoronazione, Francesco Cusano, soggiunge: «finita la messa fece poi essa M.ta dare a tuti ambassatori et prelati una moneta doro picola fatta fare per Sua M.ta che valle uno ducato et mezo et fecene dare dargento a tuti li astanti.» Al ritorno poi dalla Messa, le monete d’argento furono lanciate al popolo. Ora dobbiamo noi supporre che Ferdinando, nei primi anni del suo regno, (egli fece coniare il ducato d’oro per la prima volta nel 1465) abbia continuata la moneta del padre, l’alfonsino d’oro cioè, del valore di un ducato e mezzo, facendovi incidere il disegnetto della sua incoronazione; o, piuttosto, che qui non si

  1. Corr. colle potenze estere, Napoli, anno 1459.