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284 | francesco gnecchi |
nuova non si cura che del carattere intrinseco, segnando così la vera storia della monetazione di bronzo.
Si sa come da Augusto in poi, ritenuta la monetazione dell’oro e dell’argento di diritto imperiale, quella del bronzo venisse dichiarata di spettanza del Senato, e lo dimostra chiaramente l’immensa maggioranza dei Bronzi romani portanti le lettere S • C . (Senatus Consulto) sigle dell’Autorità Senatoria. Ciò non toglie però che di quando in quando anche l’imperatore coniasse moneta di Bronzo e ce lo attestano quelle, per quanto poco numerose in confronto alle prime, che sono prive delle dette lettere S • C • — Ecco dunque segnata la prima grande divisione del Bronzo dell’impero romano. O battuto dal Senato (colle lettere S • C •) o battuto direttamente dall’Imperatore (senza le lettere S • C •) e quindi Monetazione Senatoria e Monetazione Imperatoria. Questa prima e grande divisione si inizia col principio dell’impero e dura fino a Gallieno, fino cioè che dura la monetazione del Senato, separando il fiume della monetazione di bronzo romano in due grandi canali, uno larghissimo, l’altro assai stretto, ma sempre paralleli e sempre assai ben distinti; nell’uno o nell’altro dei quali vedremo come vadano a prender posto tutti i bronzi, siano essi chiamati monete o medaglioni: nel primo quelli coniati per ordine del Senato, nel secondo quelli coniati direttamente per ordine dell’Imperatore.
IV.
E se qui non giova, ricordare particolarmente la prima di questa serie troppo nota, come quella che rappresenta nella sua quasi totalità la moneta-