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252 bibliografia


Troppo lungo sarebbe l’esaminare ad una ad una le memorie, e d’altronde d’alcune abbiamo già parlato; altre — le italiane — le abbiamo quasi completamente riprodotte nella Rivista. Ci basterà dire che buon numero d’esse sono importanti, recando nuova luce alla scienza, e che nel suo complesso il Volume fa molto onore a chi ha organizzato il Congresso Numismatico di Bruxelles, che vi ha dato occasione, e del quale rimane l’imperituro monumento.

Siccome però un resoconto deve prima di tutto essere sincero, non ci esimeremo dal rilevare un difetto che, secondo il nostro modo di vedere, vi troviamo.

Alcune fra le memorie non sono pubblicate in extenso come la grande maggioranza, ma date semplicemente nel riassunto francese destinato ad esser letto al Congresso; ciò produce uno squilibrio, che tosto appare all’occhio di chi prende ad esaminare il Volume. — Ma non è solo per riguardo all’euritmia del lavoro, che troviamo a ridire sul sistema adottato. Gli è che una memoria scientifica dovrebbe essere letta dallo studioso nella forma e nella integrità in cui l’autore ha creduto di stenderla — tale almeno è certamente l’intenzione dell’autore — mentre il riassunto che talvolta l’accompagna, e che può essere sufficiente ad accennarne verbalmente l’argomento a un pubblico consesso, non può in alcun modo sostituirla. Difatti, le memorie pubblicate riassuntivamente riuscirono estremamente povere e monche, e lasciano troppo il desiderio d’essere lette nella loro integrità.

Una nota posta infine all’indice avvisa come appunto di parecchie delle memorie italiane non si dia che il riassunto, accennando al fatto ch’esse furono presentate al Congresso in un fascicolo a stampa; ma non abbiamo potuto afferrare il criterio per cui alcune di esse furono pubblicate per esteso ed altre no.

F. G.