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BIBLIOGRAFIA
LIBRI NUOVI.
L’Evans ha avuto occasione di studiare accuratamente i numerosi ripostigli che di recente son venuti a luce in Sicilia e quello specialmente importante che si rinvenne a principio dell’anno passato a santa Maria di Licodia presso Catania.
E, in questo lavoro, dai nuovi indizi, trae motivo di accurata e coscienziosa classifica delle monete siracusane del V e IV secolo a. C. e vien minuziosamente illustrando l’importanza storica dei vari tipi e quanto concerne la produzione e il valore artistico di quei stupendi conî siracusani.
Il dottor Weil nel suo lavoro “Nomi d’artisti su monete Sicule” ritenne i decadrammi di Eveneto anteriori a quelli di Kimone, e l’Head, nei pochi cenni che dedicò a questi graziosi cimelii dell’arte antica, si accostò pure a tale opinione. L’Evans, invece, rivendica la priorità a Kimone, addimostrando che il decadramma riportato dall’Head a tav. IV, n. 6, precede di sei anni circa il primo di Eveneto. E, con sicuri confronti, con intelligentissimo esame dei dettagli artistici, cogli importanti indizi comparativi dei ripostigli, analizza l’operato dei due artisti rivali. Eveneto e Kimone, determinando quale rispettivamente ne sia il valore, quanta l’originalità di ciascuno.
Il primo conio inciso da Eveneto è da riferirsi verso il 425-420 a. C. e lascia molto addietro per vigoria e spigliatezza di disegno, quanto erasi prodotto in quel turno, nella zecca siracusana. Eveneto si recò poi a Catania e