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medaglie italiane del 1890 223

ebbero sempre comuni le vicende della guerra; e il nome della Brigata Aosta figura in tutte le battaglie per l’unità e per la indipendenza d’Italia.

Per questa festa militare, celebrata specialmente in Roma dove la brigata aveva sede, fu pubblicata una bella storia della Brigata; e fu coniata la seguente medaglia, che fra quelle del 1890 prende il numero


7. Diam. mm. 59.

D/ — In giro ai lati: UMBERTO I – RE D’ITALIA. Testa nuda a sin. Sotto: Speranza.

R/ — Stella d’Italia in alto; e in dodici righe, nel campo: LA BRIGATA AOSTA — CHE DALLE ALPI GRAIE — OVE EBBE ORIGINE E NOME — PORTO’ PER DUE SECOLI — GLORIOSA E SENZA MACCHIA — LA SUA BANDIERA – IN TUTTE LE GUERRE ITALICHE – CELEBRA – A ROMA – IL SUO SECONDO CENTENARIO — IL XX FEBBRAIO MDCCCXC.


Questa medaglia fu eseguita dal cav. Speranza, primo incisore della regia zecca di Roma, dove la medaglia fu coniata. Fu spedita in dono alle famiglie dei militari della Brigata che lasciarono la vita combattendo per la patria indipendenza, ed ai superstiti che riportarono in guerra ferite, ed alle famiglie loro. A pagamento (lire 2,50 in bronzo, e lire 15 in argento fu spedita a quanti avendo appartenuto alla Brigata ne fecero richiesta. Della medaglia furono presentati due esemplari — uno in argento ed uno in bronzo — a Sua Maestà il giorno 4 marzo da una commissione composta così: maggior generale Mocenni, comandante la Brigata, presidente; cav. Tornaghi, colonnello del 5.° fanteria; cav. Valleris maggiore del 5.° e presidente del comitato per le feste centenario; cav. Bianchi, capitano del 5.° Altri esemplari furono presentati alla principessa Letizia, vedova, ed al nuovo duca d’Aosta, principe Emanuele Filiberto, figlio del defunto principe Amedeo, che alla brigata Aosta appartenne per cinque anni; al principe ereditario Vittorio Emanuele, appartenente alla brigata come tenente colonnello del 5.° reggimento; al mi-