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poche osservazioni sul denaro di l. memmi 195


IV.

Anche facendo astrazione dalla storia della gens Memmia, l’unione di Apollo e i Dioscuri è frequente sui monumenti numismatici. Nello studiare una moneta, quella che prima ci deve venire in aiuto, è la storia della famiglia o della città a cui essa si riferisce. Ma non sempre la storia basta ad illustrare entrambe le facce; molte volte il tipo del rovescio trae luce dal tipo del diritto ed è in corrispondenza con esso. Per citare qualche esempio fra i monetieri romani, giova ricordare il denaro di C. Postumnis Ta (At?), che è coverto al diritto dal busto di Diana, alla faccia opposta, da uno degli attributi di questa dea, il cane; e quello del denaro di Q. Pomponius Rufus colla testa di Giove al diritto e l’aquila al rovescio, e così via. Nei quali casi il rovescio della moneta è in istretta dipendenza da quello della faccia opposta. Ciò premesso, possiamo noi rintracciare una relazione fra i tipi del denaro in questione? Nulla di più facile. Le relazioni dei Dioscuri con Apollo si possono studiare nella leggenda della loro vita. Essi rapirono e fecero loro spose le due figlie di Leucippo, a nome Phoebe e Hilaeira. Ora, secondo l’autore dei canti ciprii, Phoebe e Hilaeira erano figlie di Apollo1. Da ciò risulta, e da altri indizi, che Leucippo, “l’eroe dei bianchi corsieri”, è in realtà identico ad Apollo, di cui il suo nome non è che un epiteto2. E inoltre Elena, l’avvenente sorella

  1. Paus., III, 16, 4.
  2. Decharme, Mythologie gr. p. 696 n. 3. Sul trono di Apollo ad Amicleo era scolpito questo ratto. (Plin., Hist. nat. XXXV, 40).