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146 bibliografia


è una variante del Nr. 17 (p. 27) dell’opera di Engel. Le altre monete di questa tavola sono già conosciute e non inedite, come segna l’autore.

Tav. IV. — Questa tavola va notata per alcune monete incerte sinora sconosciute. Posseggo un esemplare simile a quello del Nr. 106 e posso quindi darne una descrizione più esatta.

D/ — Leone che solleva una delle zampe anteriori e si batte il fianco colla coda.
R/ — SINVM VICTORIE. Attorno ad una croce.
Interessante pure è il Nr. 112 che ha da ciascun lato il busto di un principe, colle iscrizioni LAuS DEO e GLORIA. Questa moneta fu certamente emessa contemporaneamente a quelle riportate dall’Engel e che hanno la scritta: DEO • GRATIAS. L’Engel le assegna al dodicesimo secolo.
Il Nr. 116 non è dell’Italia meridionale; assai probabilmente è monetina dei possedimenti veneziani. I Nr. 117, 118 e 119 sono pure assai interessanti e curiosi. Il Foresio li attribuisce erroneamente a Rotari. (!) Posseggo diversi esemplari di questi tipi, dai quali rilevo che sui R/ dei N. 118 e 119, (troppo confusi negli esemplari del Foresio, perchè se ne capisca nulla) v’è l’epigrafe MENSE • OCTVBR.




Alph. de Schodt, La Numismatique Romaine dans ses rapports avec l’Art Oratoire.


Quantunque il Volume delle Memorie presentato al Congresso Numismatico di Bruxelles non sia ancora pubblicato, dalla cortesia dell’Autore abbiamo ricevuto l’estratto di questa memoria, che non esitiamo a giudicare fra le più importanti presentate al Congresso stesso, relativamente alla Numismatica classica. E, come tale, ci pare valga la pena d’esaminarla con qualche ponderazione, facendovi anche qualche critica.