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teriale erano il vincolo assoluto cui legavansi que’ monaci nella tranquilla solitudine delle separate loro celle, e di essi col tempo venne costituendosi una fama per tal modo favorevole e solidamente stabilita, che oltre il numero delle sedi, poterono vantarne la ricchezza e la sontuosità. Non poche sedi assunsero infatti per estensione e decoro di edifici, per lavori d’arte raccolti e favoriti, forma ed importanza di monumenti insigni, ed onorevolissimi pei luoghi che ebbero ad accoglierli.

Il Vallier ci presenta disposta cronologicamente dal 1084 (Grenoble) al 1873 (Parkminster) la serie di duecentosettanta sedi della Corporazione Certosina; ne accenna, oltre l’anno della istituzione, anche i diversi nomi, non senza speciali ricordi storici, quando ve n’era opportunità.

Per centoquarant’otto di dette sedi il nostro autore ha potuto riunire, secondo lo speciale suo scopo, le impronte dei sigilli adoperati nei loro atti pubblici e privati, e così formare un seguito di ben quattrocento ottanta sigilli, che ci offre egregiamente riprodotti nelle numerose sue tavole ad opera del valente artista Signor M. G. Lavalette di Bruxelles.

Quando si rammenti che le case, o sedi dei seguaci di S. Brunone trovavansi aperte e sparse in ogni regione di Europa, e che la loro vita, sebbene diversa per epoca e durata, pure abbraccia un periodo complessivo di otto secoli, molte essendo tuttodì in fiorente esercizio, sarà ovvio il rilevare a quante utilissime considerazioni, a quanti interessanti confronti possa offrir argomento quella ricca serie di sigilli, sia per la forma ed il modo delle rappresentazioni, che vi sono impresse, sia per l’arte con cui sono lavorati.

Tale ricchissima scorta di materiale permette di contrapporre e confrontare fra loro i prodotti artistici di diverse regioni in una stessa epoca, e con non minore utilità acconsente di seguire il graduale progresso artistico in uno stesso paese, finchè esso sia effettivo, oppure si arresti, od accenni peggio che ad arida sosta.

La Grande Certosa di Grenoble da sola ha fornito al Vallier trentatre diversi sigilli, che vi furono in uso dal