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130 necrologie

nel 1858. Rimasto solo nell’Amministrazione, fu nominato Commissario Governativo, ma egli declinò l’incarico. — Amm.re e Presidente della P. C. d’Industria dal 1853 fino alla sua morte. — Membro distinto delle commissioni pel soccorso ai danneggiati dalle innondazioni, 1857-1868. — Per qualche tempo, Ispettore degli Scavi e Monumenti. — Presidente, fino alla sua morte, della Società per la conservazione dei Monumenti dell’Arte Cristiana. — Fu membro di molte accademie scientifiche e insignito ripetutamente di onorificenze, come appare dal seguente elenco: Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro, 1860. — Membro effettivo della Società Italiana di Archeologia e Belle Arti di Milano, 1863. — Ufficiale della Corona d’Italia, 1867. — Socio corrisp. della P. Accademia Raffaello di Urbino, 1872. — Socio della Società Storica di Milano, 1874. — Socio onorario con medaglia di I classe della Società emulatoria di Scienze ed Arti in Italia, 1874. — Membro della commiss. per la Storia dell’Università di Pavia, 1876. — Socio corrisp. della Accademia Fisio-Medico-Statistica di Milano, 1878. — Membro della Società Francese di Archeologia per la conservazione e descrizione dei Monumenti Storici, 1879. — Membro effettivo della Deputaz. di Storia Patria di Torino, 1880. — Membro effett. della Società Ital. d’Igiene di Milano, 1880. — Socio corrisp. del R. Ist. Lombardo di Scienze e lettere, di Milano, 1884. — Membro onorario della Società R. di Numis. del Belgio, 1888. — Commendatore della Corona d’Italia, 1889.

La Numismatica fu la sua passione predominante. Da molti anni raccoglieva e, morendo, lasciò alla sua nativa Pavia una insigne collezione di monete medioevali italiane, contenente la importantissima serie delle Monete Pavesi, la più ricca che si conosca.

Ma la passione del raccoglitore non fu disgiunta da quella dello studioso, e numeroso è l’elenco, quale lo diamo qui in seguito, dello sue pubblicazioni numismatiche, fra cui la principale è l’illustrazione delle Monete di Pavia.

Della nostra Rivista fu uno dei più caldi propugnatori e Membro del Consiglio di Redazione fino dall’origine; anzi, fu per collaborarvi che si decise a rioccuparsi degli studii numismatici già da parecchi anni abbandonati. In