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aes rude, signatum e grave, ecc. 65

Minerva-Roma con galea corinzia crestata, adottata anche nella monetazione dell’argento con l’iscrizione CALENO1.

È altresì notevole al postutto, che, mentre queste due serie e quelle di seconda emissione da noi assegnate a Suessa Aurunca ed a Capua, si collegano metrologicamente alla serie romana urbana più antica, le serie di prima emissione di Suessa e di Capua, corrispondono metrologicamente alla serie di Luceria di Apulia2, città fondata dai Romani soltanto nel 314 a. C, la quale emise l’aes grave sul piede della mina attico-campana di 16 once (gr. 436).

Principalmente, e direi anzi unicamente per questa ragione metrologica, il Soutzo, nei suoi studi sulla prima monetazione italica3, espresse l’opinione, che le serie del cosiddetto gruppo laziale dovessero riferirsi ai generali romani che coniarono le monete romano-campane.

Come credo di avere, in parte, dimostrato, e come proverò anche meglio nel cap. III, nell’opinione del Soutzo si nascondeva in parte la verità. Tuttavia egli doveva distinguere fra serie e serie laziale, e doveva tener conto del concetto fondamentale romano di lasciare alle città alleate o confederate ed alle colonie il diritto di battere moneta a scopo

    fico di Arezzo e delle celebri fabbriche aretine (aretina vasa) nell’aes grave proprio di tale città (Garrucci, tav. LI, 2). — La presenza del cratere di tipo caleno mi fa assegnare a Cales anche il quadrante, Garrucci, tav. XLIII, 4, esibente dall’altra parte la galea di Minerva-Roma, ed il semisse, Garrucci, XLIII, 2, con l’aper campaniano.

  1. Vedi le monete, Garrucci, tav. LXXXIII, 18-17, Carelli tav. LXVII, in confronto colla testa di Roma augurium capiens del citato denaro repubblicano (Babelon, I, p. 72). — Cfr. nota 88.
  2. Vedi gli Annexes G, H, in Mommsen-Blacas, I.
  3. Introduction à l’étude des monnaies romaines de l’Italie antique. Paris, 1890, parte II, p. 22 e seg. Gli studi del Soutzo sono scritti senza sfoggio di erudizione, ma con retti e sani criteri metrologici.