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sui Galli. Fra quelle di Augusto, il Sig. Blanchet si ferma a considerare più particolarmente un denario col nome di L. Caninio Gallo, sul quale si volle ravvisare sinora la figura di un Parto, mentr’egli con felice investigazione riesce a dimostrare che quel guerriero seminudo inginocchiato è un Gallo, in atto di rendere le insegne conquistate sui Romani da’ suoi compatrioti.
Le monete d’oro e d’argento di Nerone Druse colla leggenda: de germ, più distesamente: de germanis, ci ricordano le sue spedizioni vittoriose contro i Sicambri, i Marcomanni, i Cheruschi, i Catti e altri popoli.
Di Germanico, suo degno successore, si ha il medio bronzo con: signis receptis, devistis germ.
Di Tiberio, alcuni denarii ed aurei colla quadriga trionfale, che forse è allusiva alle vittorie germaniche.
Domiziano ci offre una serie svariata ed eloquente, in cui primeggiano le monete con: germania capta.
Traiano ha diversi conii rappresentanti la Germania, colla data del secondo consolato di lui, durante il qual tempo egli soggiornò appunto in Germania.
Più espliciti sono i frequenti denarii di Adriano sui quali la figura stante muliebre del rovescio, armata di lancia e di scudo esagonale, è accompagnata dal nome, germania; e i grandi bronzi colla leggenda: exercitvs germanicvs.
Marc’Aurelio e Conmiodo hanno una copia notevole di monete coli’ iscrizione : de germ o de germanis: il primo anche con: germmania svbacta, e con : vict . germ, che sotto Caracalla si distende più pomposamente in:victoria germanica.
Eckhel è d’avviso che le monete di Severo Allessandro colla leggenda: profectio avgusti si riferiscono alla partenza di quell’imperatore per la Germania.
Sotto Massimino, l’epigrafe: victoria germanica si trova associata a tre tipi differenti. Essa ricompare più tardi sotto Traiano Decio ed i suoi figli Erennio Etrusco ed Ostiliano; mentre Filippo padre ha un medaglione allusivo alla guerra contro i Carpi, colla leggenda: germ max carpici max.
Il titolo di germanicvs si legge anche su alcune monete di Valeriano padre ; altre ripetono il vanto : victoria germanica.
Queste od altre indicazioni simili s’incontrano sulle moneto di Gallieno, di Salonino, di Postumo, e sopra un aureo di Tetrico padre.
Altrettanto si dica pei regni di Claudio II Gotico, d’Aureliano, di Carino; anche la leggenda victoria sarmatica di alcune monete di Diocleziano si riferisce probabilmente alle vittorie riportato da quell’imperatore sulle nazioni di stirpe germanica in generale.