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una medaglia fanese del secolo xv | 497 |
riveli “la delicatezza, la sicurezza, la semplicità e naturalezza che, pur essendo prerogative di quasi tutti i lavori della prima epoca del rinascimento, furono in modo specialissimo proprie del nostro artista„1.
Cerchiamo ora di confortare questa congettura con qualche altro argomento. Il Masetti nel cartellino sottoposto alla testa nel diritto della medaglia dice essere graffito in cifre arabiche: 1474, che egli chiama l’anno in cui fu coniata. Se ciò fosse vero, costituirebbe una forte difficoltà per ritenere la medaglia opera di Matteo de’ Pasti. Infatti per quanto si abbiano poche notizie della vita di questo artista, si sa che ebbe dimora in Rimini fino al 1464 e non oltre: ma dato anche vi si trattenesse dell’altro tempo, ciò non potrebbe andare oltre al 1468 epoca della morte di Sigismondo che fu il suo mecenate, e non può ammettersi ch’egli vi sia rimasto quando i tempi non volgevano più propizi alle arti e agli artisti e si erano fatte gravissime le preoccupazioni politiche e militari. Anche l’architetto fanese Matteo Nuti, che lavorò pel Malatesta insieme a Matteo de’ Pasti, non si trattenne a Rimini oltre il 1463, poiché nel 1464 lo troviamo sopraintendente delle fortezze dello stato pontificio2.
- ↑ Die Italienischen Schaumünzen des fünfzehnten Jahrhunderts (1430-1530) Ein Beitrag zur Kunstgeschichte von Dr. Julius Friedländer, Director des königlichen Münzkabinets, mit zwei und vierzig Tafeln und mehreren eingedruckten Holzschnitten. — Berlin, 1882, pag. 44.
- ↑ Rilevo questa notizia importantissima per la vita dell’architetto Nuti (Dedalus alter come è chiamato nella iscrizione apposta alla Biblioteca di Cesena) da una lettera del celebre Yriarte diretta al Conte Stefano Tomani Amiani, lettera che ora è passata all’Archivio Municipale. Vi riporta le seguenti due particelle estratte dal Registro spese del Pontefice. Registri mss. dell’Archivio Secreto del Vaticano anni 1464-1466. Lettera. M, fol. 173:
1466, 31 marzo. «Magistro Matthie Nutii de Fano Muratori florenos