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492 | giuseppe castellani |
daglia non è fatto cenno nelle opere dell’Armand e del Friedlander, che comparvero posteriormente.
La medaglia è di piombo, del diametro di 40 millimetri. Al dritto ha la testa in età giovanile volta, a sinistra e in giro la leggenda: + IOVANNES PERVTIVS ΔOƐA DE BARTHOLELIS. Nel rovescio evvi una figura nuda, di forme robuste, benissimo modellata, che appoggia la destra ad un’asta che termina in cima con un P, e tiene nella sinistra leggermente alzata un Δ, iniziali di Peruttus Δοξα, con attorno la scritta: MEMOR FOEDERIS •
La famiglia Bartolelli prese questo nome da un Bartolello figlio di Vanne di Carnevale che viveva nei primi anni del secolo XV. La casa di questa famiglia era sull’angolo N. E. delle vie De-Cuppis e Nolfi, dove rimane ancora un avanzo di torre quadrata in pietra. L’arte esercitata dai suoi componenti era quella di Aromatarius o Spetiarius, come vengono chiamati in parecchi atti.
Bartolello ebbe a figliolo Tommaso, dal quale e da Filippa di M.ro Francesco Fabbri nacque Peruzzo. L’anno di nascita ci è ignoto, ma siccome conosciamo l’anno del matrimonio del padre che fu il 1423, e sappiamo che Peruzzo fu il primogenito di otto figli così non possiamo portare questa data oltre il 1430.
Nel 1459 Peruzzo sposò Isabella figlia del nobile Lorenzo di Iacobuccio da Fossombrone ed ebbe cinque figliole. Gentile, maritata a Giovanni di Evangelista dall’isola Gualteresca e in seconde nozze al nobiluomo Giulio di Battista Guastavagli: Camilla maritata a Gianfrancesco di Lodovico Rigi; Cornelia a Damiano di Francesco da Montemaggiore: Lodovica a Bene-