Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/521


monete italiane inedite nella coll. brambilla 463


Fra le monete, che trovaronsi colpite di bando per notificazione pubblicata in Bologna il 17 ottobre 1616, eravi un Tallero del Principe di Bozzolo con l’aquilone a due teste, l’arme Gonzaga nel mezzo, evidentemente riprovato per inferiorità di lega e di peso. L’Affò in Zanetti ha pubblicato l’impronta appunto di un Tallero di Bozzolo, togliendola dall’Ordonnance pour les changeurs d’Anverse dell’anno 1633, che corrisponderebbe alla descrizione della notificazione di Bologna, se non che porta impresso il numero 80 all’esergo, per indicarne il valore di ottanta soldi o lire quattro, il che stabilirebbe essere stato emesso quel pezzo appunto per la valuta di due terzi del Tallero, cui davasi in origine il corso di lire sei, modificato in breve spazio di tempo a lire 7 od 8 ed anche più. Trovo quella stessa moneta impressa già nella Carte ou Liste di Anversa del 1627, e ne rilevo che effettivamente, come precisava l’Affò, era a denari 5 e grani 22 di intrinseco ossia a millesimi 490.

Ora io conservo nella mia collezione una moneta assai bella battuta per Scipione Gonzaga nel primo periodo di suo principato (1613-1636), della quale offro accurato disegno, e che si appalesa chiaramente per uno spezzato del Tallero di Bozzolo, ma colle particolarità che vado ad accennare, traendone poi qualche corollario in relazione alle premesse.

Condotta per ottimo e minuto lavoro, qui abbiamo al diritto la mezza figura a destra del giovane Gonzaga in piena armatura colla mano sinistra appoggiata all’elsa della spada. In giro da destra • SCIPio Sacri Romani Imperii BOZVLIQue PRINCEP s II • Al rovescio il campo è occupato dall’aquila imperiale a due teste, coronata, ed avente in petto l’antico scudo dei Gonzaga colle fasce ed i leoni. In giro: