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456 camillo brambilla


Fra le maggiori distinzioni conseguite dal Signore di Sabbioneta vi furono quelle a lui concesse dalla corte imperiale, progressivamente elevando quell’umile luogo a Marchesato nel 1565, a Principato nel 1574, in fine a Ducato nel 1575.

Constatato dapprima che nel 1562, per antico famigliare privilegio 17 settembre 1497 dell’imperatore Massimiliano, era sicuramente aperta in Sabbioneta l’officina monetaria, l’Affò con soda argomentazione venne a distinguerne i prodotti in quattro classi, a seconda che in essi Vespasiano vi è qualificato semplicemente Marchese e Conte ovvero Marchese, Principe o Duca di Sabbioneta, ritenuto che ad assumere il titolo di Marchese ne aveva diritto per nascita come Gonzaga, e Conte poteva credersi per la Contea di Redigo della quale era investito.

Altro criterio per designare le epoche cui appartengono le monete di Sabbioneta, in aggiunta a quelli ben determinati dall’Affò, credo si debba desumere dall’apparizione dello stemma d’Aragona proprio di Anna di quella illustre famiglia, da Vespasiano condotta in moglie nell’anno 1566, e che vedesi impresso nel maggior numero delle monete di questo personaggio.

La moneta di cui offro il disegno appartiene indubbiamente alla prima delle classi proposte dall’Affò, e per le premesse deve ritenersi battuta fra gli anni 1562 e 1564, e non dopo.

Porta essa infatti nel diritto, sotto corona semplice senza punte o fiorami, ed accostati, a sinistra, l’arma consueta Gonzaga dalle quattro aquile con in petto lo scudetto colle fascio ed i leoni, a destra, la colonna coronata insegna parlante dei Colonna. In giro da sinistra: VESPAsianus GONzaga COLumna MARchio ET • Comes.

Il rovescio, che non avrei riscontrato in nessuna