Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/507


monete italiane inedite nella coll. brambilla 449

quella stessa gorgiera di pizzo, che vedesi nel quattrino e manca invece nella descritta medaglia di bronzo. Il lavoro delle due monete è ugualmente pregevole, e di molta valentia era sicuramente dotato l’artefice che ha potuto scolpire nel quattrino così ben distinte e caratteristiche quelle due effigie in campo tanto ristretto, trovando modo di non lasciar desiderare anche le leggende.

Mantova sotto il dominio dei Gonzaga, e sino a Carlo I di Nevers, ed anche nei primi anni di Carlo n ebbe sempre egregi artefici nella sua zecca che presenta pezzi splendidissimi, e che emergono fra i prodotti dell’arte italiana, ed anche questo modesto quattrino può decentemente collocarsi nella cospicua serie.

Le monete di Francesco IV Gonzaga sono già molto rare pel brevissimo tempo in cui esso occupò il seggio ducale, ed ancor più peregrine quelle, se pur altre ve ne siano oltre i pezzi da me indicati, in cui appaia il nome e l’effigie anche della di lui consorte Margherita. Per sé stessa e pei gravi avvenimenti, che già accadevano, e più per quelli, che più o meno palesemente si andavano preparando, l’epoca in cui viveva il Duca Francesco è fra le notevoli nella storia d’Italia, ed in quella specialmente di queste nostre provincie. Se la parte rappresentata dal V Duca di Mantova non fu splendida in quanto gli mancò il tempo a compiere vaste imprese, e già valetudinario sin dall’infanzia, raggiunse il termine di sua vita a ventisei anni di età, dopo dieci mesi di dominio, pure il contegno di questo principe in mezzo al disordine della corte di Mantova agitata dai vizi del Duca Vincenzo suo padre, e dalle influenze partigiane di spagnuoli e francesi, fu lodato per serietà e fermezza, sebbene non si nascondesse inclinato verso Spagna. Ad aumentare però d’assai