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442 | camillo brambilla |
qualificò ben giustamente come assai bello il conio della lira, non inferiore sicuramente è quello del quarto ora pubblicato, massime nella figura del santo ben disegnata nell’assieme, e nelle pieghe dell’ampio paludamento. Pare giusto pertanto ricordare il nome di Francesco Alberio di Chieri, che era maestro della zecca di Casale, quando davasi esecuzione all’ordine del 16 giugno 1562 per la riforma delle monete in essa lavorate.
IV.
Moneta di Guglielmo Gonzaga III Duca di Mantova
(1550-1587).
Vincenzo Bellini, tanto benemerito della numismatica italiana, nella Novissima sua dissertazione1, fra molte monete di Mantova, ne ha pubblicata una modestissima per modulo (millimetri 17), di rame misto a poco argento, appartenente a Guglielmo Gonzaga, che avendo al diritto il nome dello stesso Duca, porta al rovescio: vasculum cui innetitur Virgilii caput, ed in giro il nome del famoso poeta mantovano, colla data MDLIIII all’esergo, avvertendo di possederne altro esemplare dell’anno MDLV.
Abbastanza rozza nel disegno, comunque esatta
- ↑ Ferrara 1779, pag. 83, tav. V, n. XIV.