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32 luigi a. milani

a 20. L’argilla è d’impasto fine cinereo con spalmatura esterna di color rosso mattone.

c) Frammento di ciotola di bucchero nero ordinario, esternamente brunastra, forse coperchio del vaso b; diametro presumibile 0,15.

d) Frammento di bocca di olla mezzana di terra rossa ordinaria (spessore 0.07).

e) Fondo di vaso di terra giallognola finissima, pertinente, secondo ogni probabilità, ad una piccola olla o ad una tazza italo-pelasgica.

f) Femore frammentario di cavallo.

g) Altri avanzi di scheletro animale, e dente di cavallo.

Ecco dopo ciò, la descrizione dei diciassette pezzi monetari che compongono il tesoretto vero e proprio:


AES RUDE.


1 — Tav. I. — Spezzato mediano di quadrilatero primitivo cuneiforme a facce liscie.

Larghezza, comprese le bave irregolari, 0,082-0,096; lunghezza media 0,060; spessore 0.049. Peso gr. 1367,51.

È coperto da un denso strato di ossido ferruginoso, tanto da sembrare piuttosto ferro che bronzo, siccome i simili spezzati di aes rude e signatum del deposito di Cere (V. Garrucci, Le monete dell’Italia antica, p. 2 e 7).

Vicino alla spezzatura inferiore, da una parte, come si nota anche nella vignetta, c’è un piccolo e leggero segno biforcato in rilievo, il quale, non continuando nella parte superiore, credo accidentale,

  1. I pesi, per maggiore esattezza, furono da me verificati nel Regio Ufficio Metrico e del Saggio dei metalli preziosi di Firenze.