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380 | ercole gnecchi |
Infatti troviamo spesso nei bandi e nelle gride del tempo, queste monete continuamente ridotte di valore, e poi mano mano bandite completamente dal commercio, colla minaccia di pene severissime ai loro fabbricatori e detentori.
Ecco ora la descrizione dell’altro ducato, di cui ho fatto cenno testé:
- Peso gr. 3,320.
- D/ — In un quadrato ornato di fregi, in quattro righe :
NON • TIM(eo) — MALA • QVI(a) — TV • DOMI(ne) — MECVM ES •
- R/ — VIRTVS • VNITA FORTIOR • ES •
Guerriero armato e galeato, volto a destra. Tiene nella destra impugnata la spada, e nella sinistra un fascio di spighe.
Il tipo di questo ducato anonimo è identico a quello del ducato di Maccagno sopradescritto. Alla leggenda del dritto, che conteneva il nome del Mandelli e quello della zecca , fu sostituito un motto; nel rovescio, furono conservate la rappresentazione e la leggenda ; fu però omessa la data , e ciò forse per togliere ogni traccia, che potesse dar qualche indizio sulla provenienza della moneta.
I due motti, che noi vediamo su questo ducato, non sono nuovi nelle monete italiane contraffatte a tipi esteri, D. Promis, nella sua bella monografia