Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/388

336 arturo g. sambon


R/EQVITAS • REGNI •

Cavallo a destra; sopra, rosa; all’ esergo, M, fra due rose. Dinnanzi al cavallo, scudetto colle armi di Amatrice.

Rame, Coll. Sambon.

Ne ho due esemplari; in uno de’ quali però è appena visibile lo scudetto. Il busto, che è sul dritto di questa moneta, è perfettamente identico a quello del secondo esemplare edito dal Fusco, di modo che sono sicuro che un conio medesimo ha servito pel dritto delle due monete, e che solo il rovescio del mio esemplare è stato rifatto.

Il suddetto cavallo è certamente posteriore ai due pubblicati dal Fusco e dal Lazari. È da pensare che, se nelle prime emissioni fu concesso all’ardimentosa cittadina di porre per intero il suo nome, siccome attestato solenne della fedeltà coraggiosamente serbata al sovrano, per le successive, però, fu evidentemente obbligata a riprodurre esattamente i tipi della zecca principale di Napoli, aggiungendo solo, in sul rovescio il suo stemma; cosi come usarono sempre le altre minori zecche di Brindisi, Aquila, ecc.

Il Fusco, nel far menzione dello stemma posto nel campo del cavallo di Amatrice, annotò: forse ad Amatrice s’appartiene. Ma basterebbe il confronto di questo nuovo tipo, collo stemma soltanto, che ha il dritto dell’istesso conio di quello colla epigrafe FIDELIS AMATRIX, e all’esergo del rovescio la medesima sigla di zecchiere, per addimostrare che quel forse