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la Rivista partecipasse collettivamente al Congresso, presentando (probabilmente per mezzo di uno o parecchi dei suoi membri che intendono recarsi a Bruxelles per l’occasione) riuniti in un fascicolo i diversi lavori italiani, o almeno quelli della maggior parte dei nostri collaboratori. La proposta, la quale nulla toglieva del resto alla più ampia libertà individuale, anche dei nostri collaboratori stessi, venne accolta favorevolmente, e il fascicolo si sta attualmente stampando.

In memoria del Congresso di Bruxelles verrà coniata una medaglia colle effigie di Gioachino Lelewel e Benier Chalon, i due primi presidenti onorarii della Società Numismatica del Belgio, medaglia che è messa in vendita al prezzo di 25 franchi in argento e 8 in bronzo.

La Direzione.


Il Fiorino d’oro della I Repubblica milanese falsificato. — I nostri falsificatori non si danno tregua, anzi proseguono audaci le loro imprese.... e noi proseguiamo a perseguitarli. — Verso la fine dello scorso gennaio apparve a Milano in vendita, insieme ad alcune altre monetuccie d’argento di nessun valore, un fiorino d’oro della prima Repubblica milanese.

Per norma di chi non lo conoscesse, eccone la descrizione:

D/MEDIOLANVM verticalmente fra i due SS. Gervaso

e Protaso. In giro S • PROTASIVS S • GERVASIVS •

R/S • AMBR — OSIVS Sant’Ambrogio in piedi, in una nicchia, fra due pianticelle, colla destra alzata in atto di benedire, e col pastorale nella sinistra.
Promis, Monete di zecche italiane, 1867. Tav. II, 22.
Gnecchi, Le Monete di Milano. Pag. 26, n. 1; tav. IV, 1.

Questo fiorino è un pezzo di importanza capitale, e desiderato da quasi tutti i medaglieri, fatta esclusione di tre soli che lo posseggono, il B. Gabinetto di Brera, il Medagliere del Re a Torino, e quello che porta ancora il nome di Verri, ora proprietà del conte Lorenzo Sormani Andreani. — I tre fiorini conosciuti sono prodotti da tre conii differenti; quello falsificato e messo in vendita è evi-