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NOTIZIE VARIE
Scavi e notizie di Roma. — (Nostra corrispondenza). — Un ripostiglio di circa 2700 monete d’argento, della Repubblica romana, è venuto in luce di recente in Roma, ma non mi fu possibile avere notizie attendibili sulla località, né sulle circostanze del ritrovamento. Ho potuto vedere però una gran parte delle monete. Ve ne sono molte con simboli variati, ma di conservazione mediocre. Non vi sono rarità straordinarie, e fra le più rare che ho notato, citerò la Lutatia (Babelon, n. 1.), l’Horatia, due dell’Itia, la Vibia (n. 9), ecc.
Dallo stato di conservazione delle monete stesse, a fior di conio per quelle delle famiglie Calpurnia, Vibia, Thoria, Itia, Titia, Tituria, ecc. e mediocre per quelle con simboli, per l’Horatia ed altre, si può desumere che il tesorotto sia stato nascosto verso l’anno 666 di Roma. (88 av. C.)
Un altro ripostiglio, di circa 150 fra mezzi vittoriati e quinari, fu rinvenuto nei pressi di Frascati, ma anche queste monete, che ho potuto esaminare, non hanno altro pregio che la bella conservazione ; nessuna ne notai di una qualche importanza.
Scarso è stato in questi ultimi tempi il ritrovamento di monete isolate, continuando la sospensione dei lavori edilizi, e di risanamento. Che valga la pena di citare, non vi è che un quinario d’oro di Gallieno, di conservazione perfetta, quotato L. 200 dal Cohen e venduto cento lire.
Continua l’opera del falsario, ormai da tutti conosciuto in Roma. Pare che ora si voglia dedicare anche agli assi, perchè in questi giorni ha fatto circolare quello colla testa di Roma nel diritto e il bove nel rovescio (Garr., tavola XXXII), ma fortunatamente in questo genere non pare molto fortunato, perchè la falsificazione è assai mal riuscita. Ad ogni modo credo utile di mettere in guardia gli amatori.
Roma, 4 Marzo 1891.