Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
vite di illustri numismatici italiani | 255 |
siasta contemporaneo, quasi aquila sublime annidato, visse il rimanente della sua vita, producendo opere giudicate dagli scienziati d’ogni paese per dottrina e per erudizione, perfette. Su quei monti, nella pace della minuscola ed ospitale repubblica, coordinò i preziosi materiali raccolti, pubblicando di mano in mano quelle sapienti dissertazioni, che il mondo erudito leggeva avidamente ed ammirava. Fin dalla prima giovinezza il Borghesi aveva fatto oggetto speciale de’ suoi studî le più minute particolarità della vita politica e militare degli antichi romani, della loro amministrazione, della genealogia delle loro grandi famiglie, e de’ loro personaggi più eminenti e celebrati. L’alta sua mente, coadjuvata dall’immensa erudizione acquisita concepì il vasto disegno d’un’opera per comprendere il frutto di quelle sue innumerevoli indagini e delle scoperte da lui fatte intorno a quel popolo maraviglioso. A quest’opera insigne fece concorrere tutti i rami della classica archeologia, e più specialmente la cronologia, l’epigrafia e la numismatica. A rendere sempre più perfetta l’opera sua, non risparmiò cure, nè viaggi per risalire alle fonti primitive e genuine, tutto analizzando sottilmente, e sottoponendo alla critica più assennata e scrupolosa. Tale si fu l’origine del suo capolavoro, cioè de’ Nuovi frammenti dei fasti Capitolini illustrati (Milano, 1818-1820, in due parti), opera di erudizione colossale contenente la storia compiuta del consolato e dei singoli Consoli di Roma. — Dopo questo lavoro immortale, tennero dietro altre importanti pubblicazioni. Il Giornale arcadico, le Memorie, il Bollettino e gli Annali dell’Istituto di corrispondenza archeologica di Roma; gli Atti dell’Accademia pontificia; le Memorie dell’Accademia di Torino, dell’Ercolanese di Napoli ed altri giornali e periodici scientifici accolsero più di cento dissertazioni, trattati e memorie preziose del Borghesi sulle istituzioni militari, sacerdotali, municipali e politiche de’ Romani; fra queste andarono famose le Deche numismatiche (1821-1840). Non è nostro scopo di dare qui la lista di tutte queste produzioni che riscossero il plauso universale dei dotti ed acquistarono al Borghesi un’autorità decisiva nelle più svariate e difficili questioni aroheologiche. Solo diremo, che