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camillo mariani coniatore di medaglie 177

son corti e crespi, la fronte calva e il vestito una specie di stolone a ricamo. Vi corre all’ingiro la leggenda: — Q • RHEMIVS • PALAEMON • L • L • L • B • F • GRAM • VIC • ATQ • REI • – Si rappresentano nel rovescio tre pastori scalzi, in veste succinta. Due, volti a destra, stanno in piedi, l’uno con un bastone nella destra, l’altro con una specie di tromba dopo le spalle. Il terzo, di fronte, è seduto a piè d’un tronco d’albero atteggiato in modo da accompagnare con la destra, levata, le parole, ch’egli proferisce. La leggenda, che vi è scolpita: — VENIT • ECCE • PALAEMON • — dimostra che il concetto fu desunto dall’Egloga terza di Virgilio. I due pastori in piedi sono, non v’ha dubbio, Menalca e Dameta; il seduto, Palemone, in atto di giudicare del canto dell’uno e dell’altro. Si sa che il Grammatico Vicentino, vano e presuntuoso oltre ogni dire, vantavasi, secondo Svetonio, d’aver sortito non a caso il nome di Palemone. Spacciava cioè che quel nome erasi inserito nelle Buccoliche, quale presagio de’ giudizi, ch’egli solo sarebbe stato in grado di proferire su tutti i poeti e su tutti i poemi. Io non saprei dire in quali collezioni di numismatica si custodisca oggidì la medaglia in onore di Palemone, sfuggita all’Armand. Rilevo soltanto, da un’avvertenza d’un erudito vicentino, che Giampaolo Vajenti, un patrizio pur di Vicenza, morto a mezzo il secolo XIX, ne possedeva un esemplare in bronzo, il quale io ho cercato indarno nella collezione del Museo Civico, dove per volontà del testatore dovrebbe pur conservarsi1.

  1. «Una medaglia di Palemone in metallo si conserva presso il nob. Gio. Paolo Vajenti: ha nel diritto la testa di Palemone con queste parole all’intorno: q . rhemivs . palaemon . l . l . l . b . f . gram . vic . atq . ret.; nel rovescio i due pastori Menalca e Dameta davanti a Palemone siccome a lor giudice, col motto di Virgilio, preso dall’Egloga III, intitolata Menalchas, Dameta et Palaemon: venit . ecce . palaemon.». Vincenzo Gonzati, Nota al Giardino di Cha Gualdo, Msc. in copia, conservato nella Biblioteca Comunale di Vicenza.