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il tesoro di andros 135

fino, ossia la bontà di 10 oncie. Già fin da questo anno dunque la bontà dei luigini era stata sensibilmente alterata. Mi sono poi procurato un luigino identico a quello ora descritto e dello stesso anno 1668, ma non proveniente da questo ripostiglio. L’assaggio mi diede 550 millesimi di fino, ossia poco più di quello ora descritto, che è a 526. Ciò prova chiaramente che la grande Mademoiselle aveva in quell’epoca intrapreso la speculazione già attivata su larga scala dai suoi imitatori.

Vedremo però in seguito che, se Anna Maria volle lucrare sul titolo delle sue monete, ella fu di gran lunga superata da’ suoi imitatori, che non si contentarono di cosi poco. Nessuno dei luigini che sto per descrivere, arriva al titolo di questo; mentre la maggior parte sono di gran lunga inferiori.


TASSAROLO.

Livia Spinola Centurioni (1666).



2. Luigino. — (Gr. 1.800-2.400. — Tit. 316).

D/LIV • MA • PRI • SP • COM • T • SOW • DOM
Mezzo busto di donna a destra.
D/ — * DNS • ADIVTOR • ET • REDEM • MEVS •
Stemma coronato coi tre gigli di Francia, sopra i quali il lambello a tre (o più spesso quattro) pendenti.
Ai lati dello stemma, la data 16-66. All’esergo T • (fra due punti, fra quattro punti o fra due fiori).

Olivieri, Monete e medaglie delle famiglie genovesi, dei Centurioni, dei Doria e degli Spinola. In «Rivista della Num. antica e moderna». Vol. I, pag. 61; tav. II, 2.