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114 | luigi a. milani |
ccc moltai, suntod). Considerata la sproporzione fra il bove e l’ammenda in assi, io credo che si tratti di assi ormai ridotti sul piede trientale (256 a. C.), o sestantale (254 a. C.); e credo che alcuni anni prima della romanizzazione completa di Todi, cui si riporta l’aes grave trientale tudertino, e quasi contemporaneamente alla emissione del primo suo aes grave o dei suoi quincussi, verso il 259-257 a. C.1 un soldato che fece le campagne della Campania o del Sannio, ritornando al proprio paese, abbia lasciato sulla strada che conduceva a Todi, a Spoleto, al Clitunno, quel modesto peculio divenuto per noi un vero inesauribile tesoro.
Firenze, 15 marzo 1891.
- ↑ Questa data mi sembra precisata dalla ciroostanza che il quincusse coi polli augurali, riferibile al 260 a. C., si trova nei nostro ripostiglio già spezzato (v. sopra, nota 106), e che il qaincasse col tridente è di peso qaasi trientale (256 a. C.).