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68 tarquinio gentili di rovellone

imprigionato, ed infine esiliato. E Giovanni tornò alla sua Sede, e i romani, implorando perdono, lo accolsero con molte onoranze1. Tutto ciò non bastò ad abbonire lo Imperatore, che giunto in Roma e solennizzato il S. Natale del 966, sui primi del 967 fece severa giustizia contro i rebelli. Più che severa pare anzi che la giustizia imperiale fosse crudele, secondo che affermano i cronisti, e secondo il rimprovero che l’imperatore Niceforo Foca ne fece ai male accolti ambasciatori, mandati da Ottone a Costantinopoli per chiedere in isposa del figlio la principessa Teofania, figlia del già imperatore Romano II, e figliastra di esso Niceforo.

Ottone in seguito si dimostrò sempre per papa Giovanni fautore e sostenitore non meno fermo e solerte di quel ch’era stato per Leone VIII. E papa Giovanni lo ricambiava di affetto e di intera comunanza di vedute, tanto che egli stesso propose ed ottenne di chiamare in Roma il giovane figlio dell’imperatore per dare anche a lui la corona imperiale. La incoronazione ebbe luogo, pomposamente solenne, nella basilica Vaticana il dì di Natale 967, con piena soddisfazione, così degl’imperiali, come dei romani2.

Ottone I si trattenne continuamente in Italia fino all’anno 972, occupato dal 968 in appresso, anche a vendicar nelle Puglie i rifiuti ed i tradimenti dello Imperator d’Oriente. E riuscì vincitore, e raggiunse il suo scopo. Niceforo, per istigazione della moglie sua Teofanona, fu assassinato da Zimisce, che si

  1. Muratori, l. c. pag. 256. — Palatii, l. c., col. 146.
  2. Muratori, l. c. pag. 264. — Fioravanti, parte I, pag. 18.