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medaglie del vellano di padova in onore di paolo ii | 557 |
presentante Paolo secondo, volto a sinistra, con la testa scoperta e il piviale a fogliami, reca la leggenda: PAVLVS • SECVNDVS • PONT • MAX • 1. Il fatto poi della medaglia, che reca nel rovescio le iniziali di Aristotele da Bologna, mi trae a credere che i rovesci si lavorassero come ho detto e si applicassero, all’occorenza, a’ diritti già eseguiti da altra mano.
Il Vasari non fa cenno, come s’è avvertito, che d’una sola medaglia, lavorata dal Vellano in onore di Paolo. Dalle parole del Gualdo risulta invece che le medaglie furono più d’una; e risulta, ad un tempo, che nel suo Museo se ne custodivano anche altre del medesimo artefice in onore d’altri individui. Il che non fa punto contro il Vasari, il quale pure afferma ugualmente che il Padovano avea lavorato più medaglie. Non vuolsi anzi tacere che lo scrittore delle Vite degli artisti ne segnala tre delle più notevoli, quella cioè in onore di Paolo e due altre in onore, l’una di Bartolomeo Platina, l’altra di Antonio Rosselli, un celebre giureconsulto d’Arezzo. La dispersione del Museo, compiutasi verso la fine del secolo decimo settimo, non concede di certo che si possa congetturare quali fossero le altre accennate dal Gualdo2. Ben si può credere che la testimonianza di lui, riguardo alle medaglie in onore di Paolo, non lasci campo a dubbio alcuno. Il Museo, a mezzo il secolo decimosettimo, quando
- ↑ Armand. Tomo III, pag. 162, B, C, D. — Si badi poi che questa stessa medaglia e altre due in onore di Paolo furon fatte, o dirò meglio, riprodotte dal Paladino, quali medaglie di riproduzione. Armand. Tomo II; pag. 84, n. 20, 21, 22, 23. Tomo III, pag. 162, n. D, E, F.
- ↑ «Ito parimente alcune medaglie dello stesso (Vellano) fra le quali di Papa Paolo, etc.» Gualdo, Msc. cit.