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52 tarquinio gentili di rovellone


Inutilmente si ricercano negli scritti degli illustratori, anche più accurati ed eruditi, fra i quali primeggia indubbiamente il Promis. Eppure le differenze sono tante, e così salienti, da non potersi ammettere che siano dipendenti dal caso o dal fatto dello zecchiero in un’epoca, nella quale la sorprendente uniformità dei tipi monetari, anche nella rozzezza, dimostra la mancanza di ogni iniziativa nello artefice, e la intera partecipazione di lui alla generale ignoranza di quei secoli.

E le ragioni possono solo ricercarsi nelle condizioni dei tempi, nei fatti che si compievano allora che le monete venivano battute. Ricerca ardua veramente, perchè poche sono le notizie fino a noi pervenute, e, peggio ancora, varie di esse presentano dubbiezze non lievi, altre appariscono erronee. Ma perciò appunto lo studio che se ne faccia riesce maggiormente utile, perchè il documento irrefragabile della moneta, messo a confronto de’ fatti storici conosciuti, giova a nuova conferma dei già accertati, a dilucidazione dei dubbî, a rettificazione degli errati, a diradare insomma le fitte tenebre di un’epoca, pure importantissima per noi, in quanto ha preceduto immediatamente la nostra, ed indica le cause e lo svolgersi di quella evoluzione, che ci ha poi condotto al risorgimento.

Le tre prime monete portano tutte il nome di un Papa Leone, ma apparterranno veramente all’ottavo, cui finora sono state attribuite, senza però dimostrazione veruna? prima necessarissima indagine, sola capace ad evitare fantastiche deduzioni, è quella di confrontare il documento monetario colle memorie storiche pervenuteci. Due di quelle monete