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notizie varie 487

nacquero liti e controversie fra Treviglio e Caravaggio, in occasione di porre i termini ai loro confini, e procedettero tanto innanzi che gli assalti reciproci e le scorribande erano numerose. Poi è a notarsi come in queste terre si contendessero il predominio i Visconti, che s’avviavano al fiore della loro potenza, e i loro avversari; come qui si ridestassero le discordie fra guelfi e ghibellini, le quali originarono uno stato di guerra in permanenza, di cui sono episodii gli assalti e gli incendi di Borgo S. Caterina di Bergamo, quello del castello di Ghisalba e del Castello di Fara Olivana dato dai ghibellini trevigliesi. — Ma guaj a lasciarsi trascinare dalle congetture! Si sa dove si entra, non dove se ne può uscire.

Avv. Cesare Bellotti.


Ripostiglio di Monete romane in Egitto. — Dall’Egitto riceviamo un piccolo ripostiglio di monete romane trovate nella provincia di Fayoum. Si tratta di 230 piccoli bronzi della fine del IV secolo appartenenti agli imperatori Costante, Costanzo II, Giuliano II, Valentiniano I, Valente e Graziano. Le monete si vede che hanno avuto lunghissimo corso, essendo tutte di pessima conservazione; sono tutte comunissime, cosicché non vale la pena di dame una particolareggiata descrizione.

Il ripostiglio non ha dunque che l’interesse storico del luogo del ritrovamento e dell’epoca della sepoltura. Le monete dell’ultimo imperatore rappresentato, ossia di Graziano, sono un poco meglio conservate delle altre e si può quindi ritenere che il piccolo tesoro venne nascosto poco dopo la morte di questo imperatore, avvenuta nell’anno 383, d. C.

Lo scudo di San Marino. – A proposito dell’articolo pubblicato nel Fasc. III, Annata 1, 1888, della presente Rivista, il ch. sig. Comm. Carlo Malagola, Direttore dell’Archivio di Stato in Bologna, e studiosissimo di cose sammarinesi, c’informa gentilmente che i due esemplari della prova dello scudo da 5 lire di San Marino, conservati nell’Archivio di quella Repubblica, non sono in argento, ma bensì