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LE MONETE DEL DUCATO NAPOLETANO1
Manca sin’ora una notizia compiuta delle monete appartenenti al Ducato napoletano. Nel secolo trascorso ne parlarono il Tutini2, il de Pietri3, il Capaccio4, e parecchi altri, tra i quali più ampiamente il Muratori5. Ma la scienza numismatica faceva allora le sue prime prove nella parte medioevale, e gli esemplari sui quali si volgevano gli studi erano ancora scarsi di numero, spesso logori troppo, e a volta falsi; cosicché facilmente si cadde in errore, o si trascese a supposizioni immaginarie, come quando in cambio di ΝΕΑΠΟΛΙС si lesse nel rovescio d’una moneta ΝΕΑΠΟΛΙΤΩΝ e quando si ritenne genuino lo strano bronzo che battezzava per Apostolo s. Gennaro6.
Tuttavia quei primi tentativi non rimasero infruttuosi. D’allora sino ai nostri giorni, altri attesero con indagine
- ↑ Quest’articolo fu pubblicato per la prima volta nell’Archivio Storico per le Province Napoletane. Anno XIV, 1889, fascicolo III. (N. d. R.).
- ↑ Memorie della vita miracoli e culto di S. Gennaro martire, Napoli, 1683, pag. 86 e seg.
- ↑ Historia Napoletana, Napoli, 1634, L. I.
- ↑ Hist. Neapolit. L. I.
- ↑ Antiq. Ital. Med. Aevi. T. II, Diss. XXVII. In generale gli altri to1sero occasione di parlarne a proposito dell’mmagine di S. Gennaro messa sulle monete, restringendosi a pochi cenni, come fecero il Caracciolo, De Sacr. Eccl. Neap. Monum. C. 25; il Falcone, Vit. S. Genn.; Girol. M.e di S. Anna, Istor. della vita, ecc. di S. Genn. Pag. 455-456; il Mazzocchi, De Episc. Neap. e l’Ignarra, Opuscula Recensio Actorum S. Januarii.
- ↑ A giudicare quanta poca cura ponessero nell’esame, basta porre a confronto i diversi disegni, per lo più immaginarii, che si riprodussero delle stesse monete. Cf. Tutini, Op. c., Muratori, Op. c., ecc.