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appunti di numismatica romana | 41 |
La serie avrebbe potuto prolungarsi indefinitamente esplorando altri musei, ma mi pare che il materiale raccolto sia più che sufficiente per addivenire ai seguenti dati generali, i quali ben poco e solo in parte potrebbero forse variare, anche quando la serie venisse duplicata:
I. Le monete d’argento1 contrassegnate sono tutte di buon argento, fatte pochissime eccezioni, (4 o 5 in tutta la serie descritta) le quali però si verificano su monete suberate così ben fatte e complete, o che almeno si può argomentare tali essere state all’epoca in cui furono contrassegnate, da autorizzare a credere che chi vi ha posto il contrassegno sia stato tratto in errore, e le abbia credute di puro argento.
II. I Contrassegni esistono, oltre che sugli aurei, su tutte le monete d’argento, denari, vittoriati, semivittoriati, quinarii e sesterzii, e non sono escluse neppure le monete incuse.
Il Sig. Bahrfeldt nel citato articoletto osserva che non gli sono mai capitati vittoriati né sesterzi contrassegnati; ma aggiunge ciò doversi probabilmente alla minore quantità di questi in confronto dei denari e dei quinarii. La quale osservazione mi pare giustissima, giacché io, esaminando un numero molto maggiore di monete, ho trovato un sesterzio (N. 487) e un semivittoriato (N. 488), dal che è più che lecito argomentare come egualmente v’abbiano ad essere anche dei vittoriati muniti di Contrassegno.
- ↑ Parlo delle monete d’argento perchè, come abbiamo veduto, gli aurei contrassegnati sono rarissimi e quasi si possono considerare come eccezioni.