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è davvero esistita la zecca di mesocco ? 385

a monte della rocca. In questo inventario troviamo nella seconda camera delle munizioni un “picone da cavar arzento”1. Ha esso relazione colla lettera del Botta?...

Nella Mesolcina non si conoscono miniere argentifere, ma verso la fine del secolo XV qualche lavoro di miniera si fece nel vicino Rheinthal signoria di G. Giacomo2.

Filoni argentiferi si avevano nel Landschaft di Schams e di Rhäzüns3 che G. Giacomo cercò comperare da quel conte Giorgio di Werdemberg e Sargans, chiamato nelle lettere ducali Conte Giorgio di Sanacasa.

Di questo dà notizia al duca di Milano Giovanni Porro Commissario ducale in Bellinzona, scrivendo al 14 Gennaio 14964 “intendo che domino Jo. Jacobo de Trivultio è per comperare la signoria de Rezanio5 vicino alla Valle de Reno aprezo a Cojra a quatro o sey milia, et chel sia il vero, el va adesso zoe el di de ogi uno de Valle de Reno qual passa per qui et va da Domino Jo. Jacomo per assettare questa facenda, ecc. et questo intendo sarà in detrimento della Exellentia Vostra” . A quei tempi ogni piccolo conte e barone ambiva possedere scoprire miniere ne’ suoi domimi; quantunque sovente, anziché ricchezze, procurassero la rovina agli ignoranti signori che s’ostinavano a sfruttar miniere d’oro o d’argento

  1. E. Tagliabue, Il Castello di Mesocco, ecc». pag. 247.
  2. Placidus Plattner, Geschichte des Bergbau’s der Ostlichen Sch.eiz. Char, 1878, pag. 29.
  3. Idem. Loc. cit., pag. 55.
  4. Rosmini, Op. cit. Vol. 1, pag. 290 — doc XI al libro VII.
  5. Rhäzüns trovasi 14 Kilom. al Sud di Coira sullo stradale che conduce allo Spluga e al S. Bernardino.