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368 g. jatta – a proposito di una moneta di rubi

rono la loro monetazione non solo al sistema, ma ancora a la tecnica ed a la epigrafia greca.

Bisognerebbe dunque ammettere la seconda ipotesi e imaginare nelle colonie Appule un periodo di monetazione Messapica per necessità molto antico ed anteriore certamente a la dominazione greca. Posteriore non potrebb’essere, perchè vediamo nelle altre città dell’Apulia, ove a la greca monetazione segui la romana, anche le ultime emissioni immediatamente antecedenti a questa esser sempre e puramente greche.

Ma anche questa ipotesi mi pare che sia decisamente da rifiutarsi, almeno per ora, per la validissima ragione che un fatto di si grande importanza per la storia della monetazione dell’Apulia non si può stabilire senza avere prove o argomenti storici di sorta o almeno monumenti sicuri che lo confermino.

Finalmente, senza andare più per le lunghe, credo non sia da dubitare che questa nuova moneta di Rubi, e per questa considerazione e perchè da quanto innanzi si è detto risulta che le sue epigrafi non pure non hanno nulla di decisamente messapico, ma presentano anzi alcuni caratteri che li determinano addirittura per greche, sia da giudicare un monumento puramente greco, un genuino prodotto dell’ultimo periodo della greca zecca dell’antica Rubi.

Napoli, maggio 1890.